Amaro Lucano vs Campione (by Il Presidente, cioè colui che ha espresso il miglior gioco)

Il Campione sparge inutile autolesionismo dichiarandosi non in forma. Amaro lamenta giocatori stanchi.
Amaro domina le proprie azioni ma spreca. La mancanza di talento è forse l'unica cosa superiore alla sua arroganza.
Campione elude la difesa ma non insacca. Nervosismo.

La mancanza del Cagone, squadra cuscinetto, si fa sentire, il livello del torneo è alto.

Campione gioca in leggerezza, ma Amaro riesce a gestire la difesa meglio di come gestisce le donne, quindi comunque in maniera insufficiente.
Intanto la Promessa, ancora incredula della vittoria sul Presidente, riprende la sua posizione balconata e solitaria.
I soliti rimpalli fortunosi favoriscono il campione, che comunque non riesce a concludere.
Amaro non gestisce il fuorigioco, che quindi lo porta a non-conclusioni.

Campione falloso. Nervoso. Inconcludente. Come con le donne.

Un buon Amaro. Ghiaccio.
Campione nervoso, terrorizzato. Settimane di autoadulazione che sembrano svanire. Povertà.

Parole come macigni (by Promessa). Amaro spreca, impreca, scaca.
Situazione pesante, anche se senza il Cagone, squadra cuscinetto, il livello è molto più alto.

Campione suda come un grizzly in un solarium alle Hawaii, ma Amaro non riesce a concretizzare. Partita orrenda. Sicuramente il Campione farà il solito gol fortunoso al 70esimo. Promessa sottoscrive.

Palla a lato del campione, è ancora presto per arrivare al 70esimo.

Punizione dal limite, ma qua il limite è stato raggiunto da tempo, quello della nostra pazienza.

Campione: "Pesantissimo". Gran tiro dell'Amaro. Spreca tutto.

Forse il gol fortunoso arriverà all'80esimo.

Amaro spreca. Ancora.

Tremore in campo. Apatia. Pena. Purgatorio.

Il gol suddetto arriva invece all'87esimo. Come da copione. Dopo una partita orrenda il Campione,come previsto, segna in maniera subdola.

Amaro: "sono troppo scarso". Ancora si ricorda il giorno in cui entrò a casa del Campione per sfidarlo.

Finisce. Cose scarse. Bruttezza.

AGGIORNAMENTO: il Campione: "Sono tornato".