Wednesday, May 18, 2005

CLASSIFICA SPACCATA, SI GIOCA PER IL PRIMATO

Bianconeri contro giallorossi, il Presidente contro O'Maestro, forse la Madre di tutte le Partite, e si vede: inizo a favore della Giuve che se magna CLAMOROSAMENTE due gol fattoni.

La partita si snoda subito con ritmi vivaci e le premesse non tardano a realizzarsi in giocate mirabolanti: al 13esimo O'Maestro sbaglia un tiro facile facile, ma il rimpallo sbarca dalle parti di Cassano che insacca senza pietà: 1 a 0 per O'Maestro.

La reazione del Presidente? Serafico, come sempre, ma trapela una vena di pessimismo.
Nel frattempo la Promessa, sugl spalti, si invola verso i servizi. Forse deve concretizzare tutto il massiccio nervosismo messo in campo nel match precedente.

Le azioni ribaltano il gioco, al 24esimo un tiro al volo della Roma e subito dopo una palletta a lato sanciscono la supremazia del Maestro, ma nulla è detto: la partita è ancora giovane e il Presidente potrebbe inventarsi qualche numero dei suoi.

Qualche fallo tattico e proteste interrompono per qualche minuto il giuoco, ma l'arbitro non si lascia intimorire e fischia, prima che la Juve, un'altra volta, sprechi malamente. Nell'azione successiva Montella si fa male ed esc, ma stringe i denti e rientra: la Roma ha bisogno di lui!
Il finale di tempo vede azioni soppiettanti e qualche colpo di tacco, addirittura, fino ad una grande occasione per la Roma, che sembra quasi si diverta a sciupare e piangere sulle occasioni sprecate.

Si va verso l'intervallo, con un Presidente sottotono. I tifosi bianconeri lo sostengono, ma scrollando la testa dimostrano che neanche loro ci credono più: la Roma si è dimostrata superiore, ha praticamente vinto.

Montella infortunto esce (viene accompagnato al San Filippo per una risonanza) e subentra Corvia, giovane dalle belle speranze (sta pippa!).

L'inizio del secondo tempo prende le mosse dal primo: Juve in attacco, ma per poco. Il pallino torna nelle mani della Roma.

Al54esimo contropiede per la Roma che si trova sola di fronte a Buffon, per Corvia è un gioco da ragazzi mettere dentro. Montella, appresa sull'ambulanza la notizia, è geloso del giovane attaccante e scappa a bordo di un'alfetta prima maniera e si avvia verso Pomigliano D'Arco, sua cittadina natale.

Zalajeta in campo, e subito la partita si rvviva: il Presidente sfrutta un rimpallo e Del Piero non fallisce. O'Maestro si dispera per aver dilapidato un vantggio solido, che getta nuova speranza nel futuro della Giuve tutta. Che insiste.

La partita sembra cambiata, la Roma prova una ripartenza, ma la difesa fa buona guardia e rilancia il biondo cieco, che propizia un calcio d'angolo e a seguire una clamorosa occasione (mancata). La fase successiva vede un contropiede micidiale concluso a rete da Totti, che si toglie la maglia e mostra la scritta "Daje Hillarie' che mo' te tocca pure a te!!!"

Il resto è noia, direbbe qualcuno, poche azioni avvizzite, fino al minuto n. 75.
Le azioni velleitarie della Juve fabnno sorridere i 50mila tifosi della Roma venuti in trasferta, mentre i 30, forse 40 bianconeri sugli spalti se ne vanno, lasciando il Delle Alpi completamente abbandonato ai festanti capitolini.

L'arbitro all'84esimo fa finta di non vedere un fallo evidentissimo di Dacourt, che rilancia il giuoco, senza successo, pur animando gli ultimi minuti.
Il recupero è nullo e O'Maestro svetta con 5 punti di vantaggio sul secondo.

La classifica:

O'Maestro 9 punti
Il Presidente 4 punti
O'Cagone 2 punti
La Promessa 1 punto

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