Wednesday, May 18, 2005

LA RIVINCITA

Ore 22.00
Un minuto alla gara. tensione ai massimi livelli.
Fabrizio ha già l'ascella pezzatissima.
But non dà l'impressione di essere nervoso, se non fosse per quel leggero tremore alle gambe anche da seduto.
Il Presidente e' impegnato nei suoi esercizi di riscaldamento, mentre il Cagone è sereno.

Le squadre in campo:

Il Presidente: Juventus
La Promessa: Barcellona
O'Maestro: Roma
O'Cagone: Arsenal

Il Calendario:

Primo Turno

Presidente - Promessa __-__
O'Maestro - O'Cagone __-__

Primo turno, primo match

Il Presidente - La Promessa
Partita nervosa all'inizio, grandi manovre a centrocampo.
Barcellona manovriero con fatica. Dai primi 5 minuti e' evidente l'allenamento mostruoso cui si e' sottoposta la Promessa per essere al livello dei primi due dell'ultimo campionato. Dobbiamo ammettere, invano, visti queste prime battute.

Al 25 prima occasione, malamente sprecata dal Presidente. La Promessa risponde subito con tiro debole a lato. I tifosi ridono .

Un boato segna al 37 il vantaggio dei padroni di casa con un gol inguardabile di Del Piero. La Promessa intavola una discussione sulla velocità dei giocatori. Considerazioni e pensieri sui settaggi di base. Frottole. Il viso della Promessa è devastato, rigato di lagrime.

Andiamo avanti. 39esimo e altre occasioni (del Presidente), senza buon esito, ma che confermano la buona vena del Campione della precedente (e unica) edizione.

La Promessa s'affatica e il Presidente ha un sorriso come per dire: Ha da veni' Baffo'!
Fine primo tempo.

L'intervallo vede grandi manovre nello spogliatoio. Serenità in casa della Juventus, il Barcellona frastornato cerca di fare quadrato, ma la Promessa fallisce anche in questo: la formazione è imbarazzante.

Secondo tempo. I tifosi ululano. Le curve invocano. I giocatori imboccano (al contrario) il tunnel e rientrano.

Le prime battute di gioco vedono numerosi falli tra le due squadre: partita spezzettata, nervosismo affiornate, il Barcellona preme, il Presidente stende.

Una cosa salta all'occhio, dopo 52 minuti: sulle tribune, O'Maestro è in coma da tensione. Procediamo.

Al 57 il Presidente, dopo aver ucciso qualche giocatore avversario, si lamenta dell'arbitraggio, a suo giudizio molto sensibile ai calci tra le palle. Non solo. Il Presidente nega il replaya ll'avversario solo dopo due minuti, quando la Promessa manda una palla alta sulla traversa. I tifosi si arrabbiano, il Presidente sorride e continua a macinare gioco orrendo.

Solo un altro paio di occasioni fino al 69esimo, anzi no, il Presidente smarca a lato, mette dentro e insacca. Dimentichiamo il resto (ovazione con maglia della Juve sulle spalle, disgusto).

E cosi' si profila un'altra serataccia per la Promessa. Come dire, tanti sforzi sono effettivamente vani se appena si trova davanti alla rete si caga dei gol epocali. "Cristo" esclama la Promessa, ma hai voglia a tirare giu' Cristi, si deve allenare di più!

Le ultime battute si consumano in un tran tran di azioni insulse e falletti tattici. La tensione svapora e il pubblico acclama quello che SICURAMENTE vincerà anche quest'edizione.

Risultato finale: NO, ATTENZIONE!!! La Promessa segna!!! Non se l'aspettava neanche lui, la partita si riapre, è solo l'83esimo, c'è tempo e i giocatori lo sanno. Volano cartellini gialli, pressing dovunque, è una battglia, gioco confuso, snague in campo. La Juve si difende come può e si distende nell'ultima azione della partita. Un contropiede fulmineo brucia le residue speranze della Promessa, il triplice fischio sancisce il vincitore.

Presidente 2 - Promessa 1

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